Seconda Domenica di Pasqua, in Albis, della Divina Misericordia

«Mio Signore e mio Dio» (Gv 20,28).

Il Vangelo propone oggi la figura di Tommaso, sbrigativamente etichettato come l’incredulità fatta persona. In realtà è un uomo, un credente che ci assomiglia, che dice di noi, delle nostre difficoltà a credere. Tommaso è icona del credente vero, di chi non s’accontenta di una fede subita per tradizione, di chi non teme di farsi domande, di chi crede per capire e capisce per credere Chi di noi non ha arrancato come lui, chi di noi non ha vissuto la sua stessa fatica? Tommaso arriverà, alla fine, a professare la sua fede in Cristo! E noi a che punto siamo? Buona domenica della Divina Misericordia.

Informazioni su don Angelo Tomasello

Scrivo, ma non sono uno scrittore. Leggo, ma non sono un lettore. Sogno, ma non sono un sognatore. Ho incontrato Dio e proprio non mi riesce di smettere di cercarlo. Vedi tutti gli articoli di don Angelo Tomasello

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